L’Indy Autonomous Challenge è una competizione da 1,5 milioni di dollari tra le università per programmare auto da corsa Dallara IL-15 modificate. I team si sfideranno nella prima gara di velocità per auto senza pilota che correranno fino a 300 km/h attorno al famoso Indianapolis Motor Speedway il 23 ottobre 2021.
Sulla pista di Indianapolis si sfideranno 28 team di oltre 500 studenti universitari appartenenti a 39 atenei di 11 Paesi. A rappresentare l’Italia il team PoliMOVE del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria, guidato dal prof. Sergio M. Savaresi, uno dei principali gruppi internazionali nel campo nei settori del controllo automobilistico, dei veicoli intelligenti e della smart mobility.
Qui potete vedere un servizio andato in onda sulle reti nazionali
Tutte le automobili in gara saranno identiche tra loro: il telaio è quello della Dallara IL-15, modificata appositamente per la competizione senza pilota. Nessuna ulteriore modifica meccanica, aerodinamica o al motore è concessa. Anche l’elettronica e la sensoristica sono uguali per tutte le squadre. Questi sono i vincoli tecnici della prima Indy Autonomous Challange: la competizione è focalizzata al 100% sugli algoritmi di intelligenza artificiale che saranno sviluppati dalle squadre.
I team stanno già gareggiando nelle qualificazioni in simulazione (e il Politecnico si sta posizionando sempre nei primi posti). Questa competizione è anche l’occasione per i ricercatori e per gli studenti del Politecnico di sviluppare un problema complesso nella progettazione di veicoli autonomi: il team principale è costituito interamente da studenti PhD, mentre il team di supporto è composto da studenti di laurea magistrale che stanno seguendo un corso dedicato extracurricolare. È un gruppo multidisciplinare con ingegneri informatici, dell’automazione, elettronici, meccanici e aerospaziali. Alcuni di loro hanno alle spalle anche l’esperienza in Formula Student.
La gara si sviluppa su un anno e mezzo, poiché di fatto le iscrizioni si sono chiuse a marzo del 2020. Essenzialmente c’è una prima parte che si concluderà il prossimo 27 maggio con la Simulation Race, in cui tutto viene fatto e sviluppato in simulazione e dopo la quale comincia la parte sperimentale” dichiara Savaresi a Formulapassion.it. “Idealmente il simulatore dovrebbe essere una replica fedele di quanto accade in macchina, quindi in un mondo ideale possiamo prendere il codice, portarlo sulla vettura reale e nel giro di qualche giorno in teoria dovrebbe funzionare. Il passaggio al veicolo vero comunque non è banale, ma il tutto è stato strutturato per essere molto realistico. Il team del Politecnico di Milano si sta distinguendo e in particolare abbiamo vinto il secondo hackathon. […] Abbiamo appena concluso il terzo, dove ci siamo classificati al secondo posto. In realtà, questo evento è stato affrontato a coppie e noi gareggiavamo con l’Università di Monaco. Abbiamo vinto entrambe le batterie, ma la classifica finale si basava sul tempo complessivo. Abbiamo segnato il giro più veloce e potenzialmente avremmo potuto vincere, ma in gara due l’Università di Monaco andava piano, facendoci un po’ da tappo all’inizio e costandoci del tempo per superarla. Siamo arrivati secondi alla fine, ma siamo comunque contenti”, conclude Savaresi.
Physis PEB è il team del Politecnico di Milano nato nel 2021 con l’aspirazione di costruire un’imbarcazione 100% ecosostenibile.
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Sport e educazione motoria negli istituti di reclusione: un progetto di spazi e di reinserimento sociale.
Il Polimi Motorcycle Factory è un team sportivo del Politecnico di Milano, nato nel 2015 dalla passione per le moto di cinque studenti di Ingegneria Meccanica, con l’obiettivo di partecipare alla competizione internazionale MotoStudent.